Duomo dell’Achiropita

 

E’ dedicata all’Achiropita, un affresco pietrale della Madonna, che per tradizione e significato della parola vuol dire “fatta non da man umana”

La sacra icona, la cui origine è da collocare tra il 580 e la prima metà del sec VIII, è l’immagine della madre di Dio (Theotocos), che regge sul braccio sinistro il bambino, protegge e guida Rossano ed i suoi abitanti: è una pittura bella, di intensa spiritualità, nella quale il sacro si fa arte dentro vibrazioni e suggestioni orientali e bizantine. L’Achiropita è il cure pulsante dell’antica città e della fede devozionale del popolo. Attorno ad essa, in funzione coreografica ruota una ricca galleria d’arte sacra che attraversa e ripercorre la storia di circa 15 secoli della Chiesa madre e dell’Arcidiocesi di Rossano: i resti dell’originario Oratori dell’Eremita Efrem, alla cui vicenda è legata la vicenda dell’ Achiropita; parte dal pavimento musivo, risalente al tempo della piccola edicola nella nuova Cattedrale della città (sec XI); l’imponente impianto architettonico a tre navate e tre absidi , il campanile ed il fonte battesimale trecenteschi; il portale originario ed il rivestimento in pietra di Cipro dell’Icona Achiropità neo-gotici del 400; le4 cappelle laterali settecentesche; i tetti lignei dorati a cassettoni del 6 – 700; le tele e le opere marmoree barocche e settecentesche; il grande organo a canne del 1622.